Qualche giorno fa, leggendo questo articolo, ho scoperto che la Pimpa ha appena compiuto 40 anni dalla sua prima apparizione. Era il 13 luglio 1975 quando la cagnolina a pois inventata da Francesco Tullio Altan per la sua bambina Chicca, entrò nelle pagine del Corriere dei Piccoli con la storia a fumettiracconto realizzato con una serie di disegni e brevi testi inseriti quasi sempre all’interno di “nuvolette” che escono dalla bocca dal titolo “La Pimpa e la Luna”.
Le riviste della Pimpa
Le avventure dell’estroversa e affettuosa cagnetta accompagnarono tutta la vita dello storico giornalino, fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1995.
Dal 1987 la Pimpa ha una sua rivista dedicata, un mensile pubblicato da Franco Panini Ragazzi che alterna le famose strisce a brevi storie con disegni e semplici giochi come unisci i puntini, colora le tavole, risolvi i labirinti, trova le differenze ecc. Il giornalino di Pimpa è disponibile anche in versione app per tutti i tablet e per pc, e prevede l’aggiunta dell’audio alle storie (con le voci originali dei personaggi, le stesse della serie tv) e diverse possibilità di interazione. Sul sito dell’editore è possibile provare gratuitamente, sul computer, un paio di numeri della rivista e capirne struttura e funzionamento: 2 fumetti parlanti, 2 storie raccontate e 7 giochi. L’app, come la rivista, è pensata per bambini in età prescolare e consente una fruizione guidata e intuitiva.
I cartoni della Pimpa
Del cartoon sono state realizzate diverse serie, a partire dal 1983, che ancora oggi vanno in onda con successo su Rai YoYo. Per la gioia dei suoi fan italiani e internazionali, tantissimi episodi della Pimpa sono presenti anche su Youtube.
I libri della Pimpa
In libreria La Pimpa è protagonista di numerose collane e format editoriali, pubblicati con continuità da Franco Panini Ragazzi:
- i “mitici” cartonatiSi intende un libro fatto di pagine “cartonate”, ovvero spesse e robuste, più resistenti rispetto ai libri tradizionali fatti di della serie Imparalibri, per capire a cosa servono gli oggetti di uso comune, i concetti di spazio e distanza, i colori, i numeri ecc., destinati alla fascia d’età 0-2 anni e in versione anche inglese (se ne trovano un’infinità anche in biblioteca);
- i Mini Cubetti, dal formatoindica la grandezza, la dimensione del libro, quanto misura da chiuso. mignon e il prezzo piccino, in cui testi essenziali raccontano le prime esperienze della cagnolina a contatto con la natura, gli animali e gli oggetti che la circondano;
- le Piccole Storie, cartonati robusti e quadrotti che alternano pagine di testo in stampatello maiuscolo a immagini vivaci e familiari. I testi delle storie raccontate sono più lunghi (10 righe circa per pagina) e le trame cominciano a essere più elaborate;
- Pimpa Scopre, libri dal grande formato e le immagini preponderanti che hanno un chiaro intento educativo: insegnare ai bambini i nomi e le caratteristiche degli ambienti, delle cose, dei mestieri ecc.
- Pimpa Storie per Gioco, agili libretti di piccola misura e copertina(o prima di copertina): la facciata di presentazione del libro, in cui compare un’illustrazione, il titolo e generalmente il nome morbida in cui si associano alle brevi storie dei giochi d’osservazione con disegni e parole, labirinti, cacce al tesoro e tanti altri
- Si passa poi alle Letture vere e proprie, pensate per bambini dai 4 anni in su, con racconti che si strutturano su più pagine, richiedono attenzione maggiore e possono essere letti sia ad alta voce che autonomamente. Sono albi con pagine di carta e copertina flessibile e fanno parte di varie Collane. Alcune di queste lunghe storie sono accompagnate da CD audio, altre raccolgono più episodi, altre ancora hanno allegati i dvd con i cartoni.
- Raccolte di storie a fumetti, edizioni speciali composte dalle strisce più famose della Pimpa, accorpate in volumi di oltre 200 pagine.
- Albi di attività e di giochi, volumi “attivi” con tante pagine da colorare, compilare, scrivere e giocare in compagnia della cagnolina a pois rossi.
La Collana Città in Gioco
Fra le novità editoriali dedicate a Pimpa c’è la collana “Città in Gioco” (qui il sito dedicato), composta da vere e proprie guide turistiche (in italiano e in inglese) ad alcune importanti città italiane, destinate ai bambini dai 4 anni. Ogni guida, dall’aspetto fresco e il formato maneggevole, riporta mappe, percorsi cittadini, luoghi da visitare, adesivi, cartoline da ritagliare, insieme a fumetti a tema, giochi per conoscere meglio la storia, le tradizioni, le attrazioni e le curiosità tipiche dei posti illustrati. Le città finora trattate sono: Milano, Firenze, Venezia, Bologna, Torino.
Il bello della Pimpa
La fortuna della Pimpa abbraccia una generazione dopo l’altra e mi auguro che il personaggio inventato da Altan continui ad essere amato e seguito anche in futuro.
Conosco diversi adulti che invece non la sopportano e criticano il suo lato naive, la natura irreale delle vicende, il fatto che parli con una tazza da tè o con un cucchiaino, o che l’Armando sia una figura poco incisiva e dal carattere “molle”.
Io invece sono molto affezionata alla cagnolina arguta con la lingua penzoloni; i motivi che me la rendono simpatica sono tanti:
- è un personaggio che trasmette serenità, spensieratezza, positività
- Pimpa mi fa pensare a una bambina vivace, curiosa, coraggiosa, che ha sete di conoscere e imparare
- è affettuosa, generosa, altruista, socievole, fa amicizia e attacca bottone con tutti e con tutto (oggetti, animali, persone, vegetali ecc.)
- la trama ha una struttura ciclica rassicurante e facile da ricordare (ogni giorno la Pimpa si sveglia, fa colazione con l’Armando e poi i due si salutano: lei va all’avventura, si apre al mondo, scopre nuovi amici e vive esperienze fantastiche, lui si dirige a lavoro; la sera si ritrovano a casa e si raccontano quello che hanno fatto)
- la famiglia di Pimpa è atipica, costituita da lei e l’Armando, un “papà” pacioccone e aperto, rilassato, che parla poco e ascolta molto, benevolo e comprensivo
- Armando non soffoca le aspirazioni di Pimpa, non le vieta di uscire e fare le sue esperienze nel mondo, le dà piena libertà e la massima fiducia, si mostra stupito e complice delle sue avventure
- la vita della Pimpa è “assurda”, nel senso che le sue storie sono completamente fantastiche, slegate dalla normalità e prive di morale. Pimpa fa quel che le pare, parla con le cose e con le piante, compie viaggi incredibili senza che il suo entusiasmo venga soffocato dalle paure di un genitore o tutore apprensivo, timoroso o semplicemente preoccupato.
E voi che ne pensate? I vostri bambini la conoscono? A loro piace?
Pimpa ha anche un sito dedicato, una pagina Facebook ufficiale e una valanga di gadget personalizzati.
Buon Compleanno Pimpa! Ti auguro di non invecchiare mai, di rimanere sempre buona e altruista, di conservare il tuo spirito libero e selvaggio.