La casa editrice Bacchilega nasce a Imola 25 anni fa con una forte vocazione alla trasmissione della cultura e delle tradizioni locali. Ma è solo nel 2011 che si affaccia al pubblico dei bambini e ragazzi con il vivace marchio Bacchilega Junior, che si fa pian piano strada sul territorio nazionale e diviene in poco tempo il progetto di punta della società.
A Paolo Bernardi, presidente di Bacchilega, ho rivolto alcune domande sulla produzione di libri per bambini e ragazzi.
Intervista a Paolo Bernardi – Bacchilega Junior
Bacchilega Junior è un marchio giovane. Prima di diventare editori per bambini avevate una esperienza pregressa in questo settore?
Abbiamo pubblicato i primi libri per l’infanzia in collaborazione con un’altra cooperativa attiva nel sociale. Nel tempo abbiamo acquisito al nostro interno persone con competenze forti nel settore.
Oggi quanti titoli pubblicate all’anno e qual è il filo comune che li lega?
Puntiamo a 5/6 titoli l’anno per mantenere un livello qualitativo il più alto possibile. Il nostro ruolo nell’editoria per bambini deve essere quello di raccontare e illustrare belle storie per avvicinare alle buone letture fin da piccoli.
Quali sono le tappe principali che hanno segnato la storia del vostro marchio?
La partecipazione alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna fin dall’inizio; il Premio Nati per leggere nel 2015 a Lupo in Versi di Eva Rasano; l’inserimento nel catalogo Ibby di Noi; i riconoscimenti al Premio Cento con le illustrazioni di Sonia MariaLuce Possentini per Noi (2016) e allo Junior al Quadrato per Il fiume è un campo di pallone (2017) di Nino Ferrara.
Da quando avete cominciato a oggi: come siete evoluti come casa editrice? Quali maggiori consapevolezze e strumenti avete acquisito nel vostro lavoro?
Abbiamo cercato di crescere in professionalità senza perdere di vista il rapporto con gli autori. Vogliamo essere sempre più impresa editoriale rimanendo artigiani che privilegiano i rapporti umani con tutti i protagonisti del settore, dagli autori ai lettori passando per i tipografi, i librai, i bibliotecari, i distributori e tutte le figure coinvolte nel nostro lavoro.
Oltre alla vendita, quali attività portate avanti per diffondere e far conoscere il vostro progetto editoriale?
Siamo organizzatori e partner in eventi che riguardano i libri e la lettura, dagli incontri con gli autori ai workshop per addetti ai lavori fino a Festival come “Officine di Carta off” a Imola e “Parole al Cartoccio” di Cesenatico. Tutti progetti in cui al primo posto c’è la promozione alla lettura e non solo dei nostri libri.
Ritiene la sua casa editrice adeguatamente conosciuta?
Non si è mai conosciuti abbastanza, specie in un settore come quello dell’editoria per bambini e ragazzi dove gli utenti cambiano sempre.
Uno o due titoli che rappresentano in maniera perfetta lo spirito e l’essenza della vostra casa editrice?
I libri premiati hanno avuto un sicuro impatto sulla critica e sul pubblico, ma proviamo grande affetto per tutto il nostro catalogo, in cui ogni libro rappresenta un pezzo del nostro cammino.
Obiettivi e progetti per il futuro?
A 6 anni si comincia ad andare a scuola e noi vorremmo cercare di superare interrogazioni ed esami che ci aspettano senza pensare troppo al bel voto. Piuttosto vogliamo crescere senza perdere il nostro spirito.